SAGGI

ANALISI CULTURALE DI INTERNET
Per un inquadramento storico-culturale di uno dei fenomeni tecnologici più importanti della nostra epoca

Per una storia della tecnologia del testo

Il ruolo dei Social Network nei fatti del giugno 2009 in Iran

Le nuove concezioni del potere ai tempi di Internet



Progressi vertiginosi degli ultimi vent'anni di studi inter-disciplinari sul cervello umano


Il grande pubblico, investito negli ultimi anni dal ciclone della rivoluzione informatica sia sui posti di lavoro sia nelle attività di svago e di socialità, e gli stessi addetti ai lavori tendono spesso a considerare l’Informatica, e più in genere la tecnologia, come priva di storia, di significati politici e di parentele culturali. Al massimo se ne coglie l’importanza dal punto di vista economico, specie quando si considera il suo impiego strategico in vista di quella ristrutturazione del capitalismo che ha trasformato la nostra società e a cui, spesso acriticamente, diamo il nome di globalizzazione.
Questa incapacità degli intellettuali, e quindi a maggior ragione della gente comune, di pensare in termini storico-culturali la scienza e la tecnologia e degli scienziati e dei tecnologi di riflettere sulle loro attività in termini che, un tempo, si sarebbero definiti umanistici è sicuramente da intendere nei termini espressi da Snow nel celebre pamphlet Le due culture alla fine degli anni Cinquanta, cioè come un vero e proprio difetto dello sviluppo della cultura occidentale che l’ha portata verso la schizofrenia.
Anche solo un accenno a questa problematica permette di capire perché è importante affrontare in modo interdisciplinare il problema dell’inquadramento storico-culturale dell’Informatica, nel momento in cui la diffusione capillare dei computer, la pervasività della grande Rete e la convergenza con le tecnologie legate ai mezzi tradizionali di comunicazione hanno reso evidenti le eccitanti potenzialità ma anche i pericoli insiti in questi fenomeni.
Oggi non solo ogni individuo ma anche ogni organizzazione ha a propria disposizione possibilità di accedere alle informazioni e mezzi espressivi fino a pochi anni fa assolutamente impensabili. Ciò apre orizzonti vastissimi ma espone al rischio di un ancor più subdolo controllo oppure dell’impreparazione e dell’esclusione. Occorre che le persone abbiano accesso durante tutta la loro vita a forme inedite di formazione continua, visti i ritmi di sviluppo delle potenzialità informative ed espressive, ma occorre anche che i tecnici e i formatori siano sempre più coscienti della posta in gioco e delle responsabilità etiche di cui devono farsi carico.